Minieolico

La produzione di energia elettrica dal vento può essere realizzata attraverso aerogeneratori di altezza e potenza ridotte (10-20 metri, e anche meno), in grado di servire utenze diffuse (aziende agricole, imprese artigianali, utenze domestiche, ecc.) e risultare integrati in paesaggi agricoli.

In Italia questo modello eolico diffuso sta compiendo oggi i primi passi, ma ha importanti potenzialità proprio per le caratteristiche del territorio italiano e del vento presenti.

Questa tecnologia dovrebbe vivere un forte rilancio grazie alla delibera 28/06 dell'Autorità per l'Energia Elettrica e il Gas (AEEG) che consente di allacciare in rete tutti i piccoli impianti a fonti energetiche rinnovabili (sotto i 200 kW) e di praticare uno scambio alla pari (net metering) tra energia prodotta e riversata in rete e energia attinta dalla rete in momenti di scarsa produttività del proprio impianto.

La differenza con il grande eolico risiede oltre che nella dimensione delle macchine nella possibilità di operare economicamente con regimi di vento inferiori a quelli richiesti dalle enormi macchine industriali.

Siano orizzontali o verticali, gli aerogeneratori hanno al loro interno un alternatore che fatto girare dalla forza del vento produce elettricità. Più elevata è la posizione della turbina più veloce sarà il vento e maggiore sarà la potenza generata.

Con la liberalizzazione della produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili la procedura di cessione dell'elettricità prodotta alla rete è stata semplificata. Il meccanismo di scambio sul posto valido per gli impianti fotovoltaici vale anche per gli impianti eolici domestici fino a 200 KW (finanziaria 2008).